LA STORIA

I MAESTRI DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO FIORENTINO

Dalla fine dell’800 

grazie al grande maestro di restauro Mario Ponziani, questa diventò la bottega di restauro più prestigiosa dell’epoca.  Qui venivano restaurati quotidianamente capolavori provenienti da tutta Italia, qui si sono approfonditi e compresi i sistemi e le tecniche degli antichi maestri. Una storia lunga, ricca di fascino e momenti significativi perchè già nell’800 si parla dei Ponziani come artigiani specializzati nell’arte della doratura in una bottega nei pressi di Piazza Santa Croce a Firenze

LE ORIGINI

Giovanni Ponziani sembra sia stato il primo della famiglia a introdursi nell’artigianato artistico tramandando poi valori e passione ai tre figli, Rodolfo, Mario e Danilo che continuano a lavorare nello stesso laboratorio finchè nel 1940 Mario Ponziani decide di trasferirsi nel cuore del quartiere degli artisti di San Frediano e dare vita al proprio laboratorio di restauro.

Nasce così la ditta Ponziani, al piano terra di un antico edificio del 1500, Palazzo Graziosi, confinante con le proprietà dei Marchesi Frescobaldi e di Francesco Ferrucci. Negli anni, Mario Ponziani si distingue tra le tante botteghe di Firenze per la particolare competenza nell’uso di antiche tecniche per il restauro di mobili dorati e laccati, di varie epoche e provenienze, con particolare attenzione alle lacche europee ed italiane come quelle Veneziane, Genovesi e Siciliane.

 

I PONZIANI PRECURSORI

Subito dopo la guerra, sfruttando la conoscenza di antiche lavorazioni da molti considerate superate, Mario Ponziani ha un’intuizione vincente che lo aiuterà ad avviare quella che poi diventerà l’attività principale del laboratorio: la produzione artigianale di mobili che riproducono fedelmente antichi arredi ed oggetti preziosi. La produzione dei Ponziani inizia così ad essere apprezzata da architetti e interior designers di tutto il mondo, in particolare americani, indirizzando la ditta sulla produzione continuativa di arredi completi realizzati su commissione.

I RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

Le riproduzioni dello Studiolo di Ponziani sono state apprezzate e richieste da personaggi internazionali e spedite in tutto il mondo, in particolare le cassettiere e le secretaries in stile veneziano. Fra i più noti ricordiamo Micheal Schumacher, il maestro Zubin Metha e boutique prestigiose come Bergdorf Goodman sulla Fifth Avenue di New York.

Lavori importanti sono stati eseguiti in appartamenti di lusso a Londra, a Venezia, a Montecarlo e in tante altre città. Antiquari e collezionisti sono stati clienti abituali della bottega, fra tutti la Galleria Bellini di Firenze. Tra i committenti ricordiamo anche la Soprintendenza Monumenti di Firenze per la quale sono stati effettuati lavori di restauro negli appartamenti reali di Palazzo Pitti e alle ville Medicee di Poggio a Caiano e Castello.

A Londra da Liberty è stato esposto una riproduzione di mobile erbario.

Nel tempo Lo Studiolo ha partecipato a manifestazioni internazionali come il “Salone del Mobile di Milano “ ed “Abitare il Tempo “ di Verona, per cui è stato premiato per la lunga partecipazione.

Alla fine degli anni 60 è stato girato dalla RAI un documentario in 4 puntate su Antiquariato e Restauro con la regia di Ugo Gregoretti, molte riprese sono state girate nei locali dello Studiolo.

Nel 1964 l’editore Fabbri ha iniziato la pubblicazione di dispense settimanali “ CASA e CUCINA “ offrendo ai suoi lettori la possibilità di acquistare mobili in stile avendo come uno dei suoi fornitori la bottega Ponziani.

Nel 1961 la direzione della nuova Biennale dell’Antiquariato di Firenze ha commissionato a Mario Ponziani la realizzazione di un bozzetto artistico per la promozione della mostra. Maurizio Ponziani ha eseguito un disegno del Palazzo Strozzi che è diventato il logo della Biennale per be 10 edizioni (20 anni).

Nel 1996 la marchesa fiorentina Bona Frescobaldi ha citato Lo Studiolo nella guida “Italy’s Finest”, citandolo tra i luogo da visitare a Firenze.

Nel 2019 andrà in onda sulla rete RAI una fiction “Pezzi unici “ con l’attore Sergio Castellitto dove appaiono alcuni pezzi dello Studiolo.